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Lunedì, 18 Marzo 2024
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Di Maio ringrazia la Romania ma non l'Ue. Bruxelles indispettita: "E' solidarietà europea"

Il ministro degli Esteri ha espresso il suo apprezzamento verso Bucarest dopo l'arrivo di 18 tra medici e infermieri rumeni in Italia. Tralasciando pero' di menzionare l'Unione, che ha coordinato l'operazione. Una dimenticanza non isolata

Ha ringraziato tutti, ma proprio tutti: dalla Russia di Vladimir Putin alla Turchia di Recep Erdogan, dagli Usa di Donald Trump alla Cina di Xi Jinping, senza dimenticare il Kuwait, il Qatar, l'Ucraina, l'Albania, la Norvegia, la Polonia e persino l'Egitto. Paesi le cui bandiere campeggiano sul suo profilo Twitter dando colore ai post in cui si sottolinea la solidarietà internazionale ricevuta dall'Italia con mascherine e altre attrezzature mediche inviateci per far fronte alla pandemia. "Questo dimostra che l’Italia non è sola e che coltivare amicizie con altri Stati è fondamentale", ha spiegato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Alla cui collezione di vessili, pero', mancano alcune bandiere di peso come quelle di Germania e Francia. E, salvo una rara apparizione a marzo, anche quella dell'Unione europea. E questo nonostante la Commissione europea abbia messo in piedi in tempi record un meccanismo di acquisti sanitari mirato proprio all'Italia. E nonostante la Germania si sia presa carico di oltre 60 pazienti italiani. Carenza che a Bruxelles hanno notato con un certo fastidio.

L'ultima 'dimenticanza' del capo della diplomazia tricolore sembra aver fatto traboccare il vaso: il 7 aprile, grazie al meccanismo di protezione civile da poco creato dall'Ue, sono arrivati a dare sostegno agli ospedali italiani 18 tra medici e infermieri rumeni. Come da prassi, Di Maio ha diramato un tweet di ringraziamento: "La storia ci insegna che la solidarietà tra popoli ha un valore inestimabile", scrive il ministro, che poi ringrazia in rumeno, "multumesc", e chiude con un due belle bandierine: quella italiana e quella della Romania. Niente bandiera Ue, ancora una volta. Nei corridoi di Bruxelles la cosa non è stata proprio gradita, soprattutto dopo settimane di sforzi da parte della Commissione volti a sostenere il nostro Paese, anche svolgendo compiti che non gli appartengono in pieno, come l'acquisto di mascherine e respiratori, dato che finora tutti gli Stati membri sono stati gelosi custodi della propria spesa pubblica per farmaci e attrezzature mediche (dimostratasi inadeguata un po' ovunque). 

A dimostrare che a Bruxelles hanno perso la pazienza con l'ex leader dei 5 stelle è un tweet della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen a corredo del video in cui compaiono i volontari del personale medico rumeno arrivati in Italia: "Dottori e infermieri dalla Romania in Italia per trattare pazienti colpiti da coronavirus e aiutare la famiglia dell'Unione europea. Questa è la solidarietà europea in azione", si legge. Un modo per rivendicare il ruolo giocato dall'Ue.

Del resto, se si confrontano le donazioni, la bilancia pende tutta verso Bruxelles e i suoi Stati membri, come è logico anche che sia. Quasi 3 milioni di mascherine, 300 ventilatori, staff medico inviato in Italia e decine di pazienti italiani trasferiti in Germania e Austria. Nessuno Stato extra-Ue, Cina compresa, ha fatto tanto. Senza dimenticare che proprio la Cina, nel pieno della sua crisi sanitaria per via del coronavirus, aveva ricevuto in donazione dall'Ue 56 milioni di tonnellate di materiale medico. 

Tutte cifre che i responsabili della comunicazione Ue stanno cercando di diffondere il più possibile per contrastare l'antieuropeismo crescente nel nostro Paese. Alimentato anche da fake news e veline che, secondo la task force anti-disinformazione dell'Ue, starebbero invadendo media e social europei sotto la spinta di Russia, destra Usa e Cina.  


 

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