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Domenica, 28 Aprile 2024
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Formulari sui cookie incomprensibili per raccogliere più dati sul web: ultimatum a 500 siti

Attivisti per la privacy minacciano azioni legali contro le società che non rispettano le regole europee. Gli utenti dovrebbero avere la libertà di dire “sì o no”

Il collettivo di attivisti per la privacy Noyb - acronimo di None of your business/Non sono affari tuoi - ha inviato 500 reclami informali contro altrettanti siti web di aziende accusate di non rispettare le regole sui cookie. Questi ultimi sono i file che registrano l'attività online degli utenti e che vengono usati principalmente a fini pubblicitari, per studiare le preferenze di chi naviga in internet. Secondo le norme Ue, sostengono gli attivisti, l’utente dovrebbe trovarsi di fronte a una scelta semplice nel formulario di accettazione: “Sì o no?”. Invece, è l’accusa di Noyb, navigare su internet sta diventando “un'esperienza frustrante per gli utenti di tutta Europa” a causa del “terrore dei cookie banner”. 

Una situazione che ha spinto il gruppo a inoltrare 500 ultimatum di un mese ad altrettante società accusate di non rispettare le regole. Al termine dei 30 giorni “di grazia”, i reclami diventeranno formali e i responsabili rischieranno le sanzioni stabilite dalle regole europee. Secondo Noyb, questo tipo di violazioni possono aprire la strada a multe fino a 20 milioni di euro. 

“Alcune aziende - è l’accusa di Max Schrems, fondatore del gruppo Noyb - stanno chiaramente provando di tutto per rendere la privacy una seccatura per gli utenti, mentre avrebbero il dovere di renderla il più semplice possibile”. “Quasi tutte le situazioni in cui gli utenti si confrontano con la protezione dei dati sono progettate dalle aziende” che “spesso rendono deliberatamente un incubo le impostazioni sulla privacy, ma allo stesso tempo incolpano il Gdpr (Regolamento generale sulla protezione dei dati, ndr)” per tali lungaggini. Una narrazione che “si ripete su centinaia di pagine, quindi gli utenti iniziano a pensare che questi pazzi banner siano obbligatori per legge”, mentre sono progettati per convincere più utenti possibile. “Le aziende ammettono apertamente che solo il 3% di tutti gli utenti desidera effettivamente accettare i cookie, ma più del 90% viene convinto a fare clic sul pulsante ‘Accetto’” per accedere al sito senza troppe seccature.

Per affrontare questo problema estremamente diffuso, Noyb ha sviluppato un sistema che rileva automaticamente le presunte violazioni al Gdpr. Le aziende coinvolte hanno ricevuto un reclamo informale via e-mail accompagnato da una guida su come modificare le impostazioni del sito per conformarsi alla legge. 

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