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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Diventare “vampiri” per guarire dal cancro, la controversa cura che fa discutere

Una terapia messa a punto da un medico tedesco chiede ai pazienti di bere il proprio sangue trattato. Vietata in Germania è stata legalizzata adesso in Bulgaria

Bere il sangue come un vampiro, non quello degli altri ma il proprio, nel tentativo di guarire da un tumore. In Bulgaria la Corte amministrativa suprema ha dato il via libera a una controversa medicina alternativa sviluppatasi in Germania, dove però da tempo è stata denunciata come non efficace ed esclusa dai trattamenti ufficiali.

Come racconta un'inchiesta di Euractiv la terapia che è stata messa a punto dal dottor Nikolaus Klehr, di origini bulgare e deceduto nel 2016, è stata al centro di vari scandali in Germania negli ultimi 20 anni. Il medico nel 1991 aveva brevettato quella che chiamava "auto-chemioterapia" secondo la quale il sangue di un paziente trattato in un certo modo avrebbe innescato una reazione protettiva nel corpo umano, provocando la distruzione parziale o completa del tumore se bevuto. Nel corso degli anni al medico si sono rivolti malati di cancro provenienti da Germania, Austria e Slovenia. Questi pazienti erano disposti a pagare per il trattamento, che consisteva in sostanza nel bere il proprio sangue trattato, tra i 13 e i 35mila euro. Molti di loro si lamentarono in seguito che il trattamento non avesse avuto gli effetti sperati e Klehr fu denunciato sia dalla comunità scientifica che dai giornalisti investigativi tedeschi.

Eppure la Corte amministrativa suprema della Bulgaria, in seguito a un parere positivo di alcuni medici locali, ha dato sentenza favorevole al trattamento aprendo quindi alla possibilità non solo di sottoporsi alla cura, ma anche di richiedere un rimborso pubblico.

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