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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Coronavirus, zone rosse e provvedimenti d'urgenza in tutta Europa

Assieme al contagio, si estendono le aree soggette a restrizioni. Scuole chiuse nella regione di Madrid, la Slovenia attiva controlli al confine con l’Italia e il personale sanitario di Berlino denuncia furti di gel disinfettante negli ospedali. E Sassoli si mette in autoisolamento

L’Europa si sveglia più fragile all’indomani dell’estensione della zona rossa a tutto il territorio nazionale italiano. L’approvazione di un provvedimento così forte ha, infatti, messo in allerta le autorità degli altri Paesi Ue, ancora fermi alle misure di sicurezza adottate dal Belpaese settimane fa. Tra le prime reazioni politiche si registra l’autoisolamento del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, il quale,  dopo aver partecipato alla riunione plenaria di stamane - che per ragioni di sicurezza si tiene a Bruxelles anziché a Strasburgo - è andato a lavorare a casa.

Gli scenari 

Aldilà delle precauzioni prese dai leader, i Governi dell’Ue si interrogano sulla possibilità di elevare le misure di sicurezza, ancora ferme alle prime fasi di rischio. Come ha spiegato pochi giorni fa la dottoressa Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), “la valutazione del rischio” deve tenere conto di “diversi scenari con relative misure di risposta che andrebbero prese a seconda della situazione in cui ci si trova”. “Lo scenario 0 - ha spiegato la Ammon in un’audizione presso la commissione Ambiente del Parlamento europeo - è quando non ci sono casi, e il Paese deve fare i programmi di preparazione”. Una situazione ormai inesistente in Europa, dal momento che casi di contagio sono stati accertati in tutti i 27 Paesi dell’Ue. 

Scenario 1 - ha proseguito al Ammon - è quando si ha una situazione con diversi casi importati e pochi focolai intorno a questi casi. Scenario 2 con un numero crescente di casi importati e più rilevazioni di trasmissione localizzata all’interno del Paese. Scenario 3 è quando questi focolai localizzati cominciano a fondersi e diventano indistinti e la pressione sul sistema sanitario comunica ad aumentare”. “Scenario 4 - ha continuato la dottoressa - è la situazione in cui c’è una trasmissione sostenuta ed ampia e i sistemi sanitari sono sovraccaricati per una forte domanda di servizi d’emergenza, limitata capacità di terapia intensiva, pochi letti e poco personale, o personale molto stanco, e mancanza di materiale di protezione personale nonché mancanza di capacità diagnostica di test”.

L'allarme

“In questo momento - ha concluso - sono pochi i Paesi (Ue; Ndr) che si trovano nello scenario 1”. “La maggior parte di essi stanno andando verso lo scenario 2” ha detto la dottoressa Ammon il 5 marzo scorso. Alla luce dei nuovi casi, tale valutazione andrebbe aggiornata. Anche se nella sua presentazione la Ammon non ha specificato in quale scenario si trova l’Italia, a tanti medici e infermieri delle regioni più colpite lo scenario 4 potrebbe risultare tristemente familiare. Ci sono invece dubbi circa la collocazione degli altri Paesi europei. 

I contagi in Europa

Ad oggi, i casi accertati nell’Ue - secondo i dati diffusi dall’Ecdc - sono 9172 in Italia, 1412 in Francia, 1204 in Spagna, 1139 in Germania, 321 nei Paesi Bassi, 248 in Svezia, 239 in Belgio, 131 in Austria e 113 in Danimarca. Seguono gli altri 18 Stati membri con meno di 100 casi per Paese. 

Le contromisure 

La Francia ha messo al bando due giorni fa gli assembramenti dalle mille persone in su, mentre altre misure di precauzione sono state prese, tenendo conto dei casi accertati, su base regionale. Stesso approccio in Spagna, dove scuole e università hanno chiuso per due settimane, ma nella sola regione di Madrid. La Slovenia ha deciso di aumentare i controlli sanitari lungo il confine con l’Italia e presso l'aeroporto di Lubiana.

Il contagio in Germania

In Germania, dove nelle ultime ore ci sono state le prime due vittime del virus, i casi sono raddoppiati dai 262 del 4 marzo al 545 della giornata successiva. Oggi che i contagiati sono oltre 1100, arrivano anche le prime notizie su episodi di panico e scarso senso civico. Gli ospedali di Berlino denunciano di aver subito furti di gel disinfettante, mascherine per proteggere bocca e naso e altri dispositivi medici. Contagi e comportamenti irresponsabili hanno convinto il Governo a consentire ai medici di prescrivere giornate di congedo da lavoro per telefono ai pazienti che presentano sintomi. 

Le restrizioni in Austria 

Nelle ultime ore il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha fatto sapere che l'Austria ha vietato l'ingresso a chiunque arrivi dall'Italia senza un certificato medico. Sono inoltre vietati tutti gli eventi indoor con oltre 100 partecipanti e gli assembramenti all'aperto di oltre 500 persone.

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