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Martedì, 19 Marzo 2024
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L'Italia come l'Olanda: no a bambini migranti dalla Grecia. Persino il Lussemburgo più solidale di noi

Lanciata una "coalizione di volenterosi" per aiutare Atene a fare fronte a una situazione sempre più difficile a causa del coronavirus. Due campi profughi sono già stati messi in quarantena

Con la pandemia di coronavirus che sta sconvolgendo il mondo intero la Grecia ha più che mai bisogno di aiuto per gestire i flussi di migranti, in crescita da quando la Turchia ha deciso di rompere i patti con l'Europa, e con i campi di accoglienza del Paese che rischiano di diventare una polveriera di contagi. Il governo greco ha messo in quarantena due campi profughi a nord di Atene, dove vivono circa 4.800 persone, dopo che almeno 28 migranti sono risultati positivi al test per il Covid-19.

Coalizione di volenterosi

Per questo, grazie all'impegno della Germania, è stato attivato uno schema europeo che punta alla creazione di una "coalizione di volenterosi" che si faccia carico del ricollocamento di almeno 1.600 bambini e adolescenti, tutti minori non accompagnati che affollano i campi delle isole greche e molti dei quali rifugiati. Ma al momento sono pochi i Paesi che si sono detti disposti a fare la propria parte, e tra questi non c'è l'Italia. Al meccanismo, infatti, hanno aderito Belgio, Finlandia, Francia, Lituania, Portogallo, Irlanda, Croazia, Lussemburgo e Bulgaria. Di questi, sono il minuscolo Lussemburgo si è già mosso, con un trasferimento di 12 minori verso il Graducato previsto per la prossima settimana. Della coalizione, oltre all'Italia, non fa parte l'Olanda, che, per voce della sua ministra degli Interni, aveva chiarito a mezzo stampa, e tra le polemiche, che il suo ricco Paese non avrebbe dato accoglienza a bambini rifugiati.  

50 in Germania

E cosi', a dare il buon esempio sono rimasti in pochi. Solo l'esempio, a dire il vero. Perché i numeri degll'accoglienza al momento sono pressoché simbolici. Berlino ha annunciato che accoglierà fino a 50 minorenni che attualmente si trovano nei campi profughi allestiti dalla Grecia nelle sue isole dell'Egeo, da tempo in situazione di grave sovraffollamento. Come riferisce il settimanale "Der Spiegel", i trasferimenti inizieranno, "in base alle possibilità, già dalla prossima settimana". Il processo verrà coordinato dalla Commissione europea nel quadro di una "soluzione coordinata" tra gli Stati membri dell'Ue. Arrivati in Germania, i bambini e gli adolescenti saranno inizialmente posti in quarantena per 14 giorni a causa del rischio di contagio da coronavirus.

Precedenza ai più piccoli e malati

Successivamente verranno redistribuiti tra i Laender. Quella della prossima settimana sarà però solo una prima, piccola, parte del sostegno che è disposta a mettere in campo la Germania di Angela Merkel. A marzo scorso, i vertici di Unione cristiano-democratica (Cdu), Unione cristiano-sociale (Csu) e Partito socialdemocratico tedesco (SpD), al governo insieme nella Grande coalizione dal 14 marzo 2018, hanno deciso di accogliere in tutto nel lungo periodo tra i mille e i 1.500 bambini attualmente nei campi profughi delle isole greche dell'Egeo. In particolare verrà data precedenza ai minori gravemente malati o non accompagnati e di età inferiore ai 14 anni, prevalentemente ragazze.

Il confine aperto

Secondo il ministero della Difesa turco da quando a fine febbraio il Paese di Recep Tayyip Erdoğan ha deciso di non trattenere più i richiedenti asilo e di far saltare il patto stretto con l'Europa sono ben 148.764 i richiedenti asilo che hanno attraversato il confine nord-occidentale turco e sono entrati in Grecia.

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