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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Aula quasi vuota per Conte a Strasburgo, Verhofstadt: "Burattino di Salvini e Di Maio"

La maggioranza degli eurodeputati ha snobbato l'intervento in Plenaria del presidente del Consiglio italiano invitato a parlare del futuro dell'Europa. Un trattamento simile fu riservato al maltese Muscat ma per Merkel e Macron l'Aula era piena

L'intervento di Giuseppe Conte è stato accolto a dir poco freddamente a Strasburgo ed il presidente del Consiglio italiano si è trovato a parlare del futuro dell'Europa ad una Plenaria del Parlamento europeo praticamente vuota. Al suo discorso hanno assistito forse un centinaio dei 755 membri della Camera comunitaria in quello che è stato un vero e proprio sgarbo nei confronti del capo del governo italiano. Presenti quasi tutti i 73 italiani ma dalle altre nazioni si sono presentati davvero in pochissimi. Non è certo la prima volta che una personalità del mondo politico parli in un'Aula quasi deserta, i deputati europei nella settimana della Plenaria hanno non poco lavoro da fare tra uffici politici e commissioni, e spesso hanno la cattiva abitudine di non presentarsi al completo quando la persona invitata a parlare in Aula non è ritenuta una, diciamo così, personalità di spicco.

Come il maltese Muscat

Uno sgarbo del genere fu riservato nel luglio del 2017 al premier della piccola Malta, Joseph Muscat, in occasione del suo discorso al termine del semestre di presidenza Ue di La Valletta. Alla vista dell'Aula vuota il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, anche lui presente nell'Emiciclo, andò su tutte le furie e arrivò a definire gli eurodeputati “ridicoli” per questa mancanza di rispetto.

Aula piena per Macron e Merkel

Ben altra accoglienza è stata riservata alla cancelliera Angela Merkel o al presidente francese Emmanuel Macron, nei loro dibattiti sul Futuro dell'Europa a Strasburgo. In entrambi i casi l'Aula del Parlamento europeo si è presentata ad ascoltarli quasi al completo. Per Conte no, non c'è stata la stessa attenzione e la stragrande maggioranza dei deputati ha deciso di snobbarlo. Diversi deputati del Partito Democratico hanno pubblicato foto di banchi tristemente vuoti. Daniele Viotti ha messo su Twitter un video in cui si vede molto chiaramente come il premier stesse parlando davvero a poche decine di persone. “ Mai vista l'aula così vuota quando parla un primo ministro. Mai”, ha scritto.

L'attacco di Verhofstadt

Durissimo è stato l'intervento del leader dei liberali Alde. "Per quanto tempo ancora sarà il burattino mosso da Di Maio e Salvini?", gli ha chiesto polemicamente Guy Verhofstadt. "Io amo l'Italia ma oggi mi fa male vedere la degenerazione politica di questo paese, iniziata 20 anni fa con Berlusconi e peggiorata con questo governo", ha affermato il belga aggiungendo che l'Italia "è diventata il fanalino di coda dell'Europa. Un governo odioso verso gli altri Stati membri, con Di Maio e Salvini veri capi".

Conte: "Burattino è chi si piega alle lobby"

"Forse i burattini sono quelli che rispondono a lobby, gruppi di potere e comitati di affare", ha risposto il premier riferendosi a Verhofstadt. "Un capogruppo ha dato del burattino a chi rappresenta il popolo italiano: io non lo sono e non mi sento tale. Sono orgoglioso di interpretare la voglia di cambiamento del popolo italiano e di sintetizzare la linea politica di un governo che non si piega alle lobby", ha dichiarato Conte.

La replica di Salvini: "Vergognoso"

"Che alcuni burocrati europei, complici del disastro di questi anni, si permettano di insultare il presidente del Consiglio, il governo ed il popolo italiano è davvero vergognoso”, è stata invece la replica del vicepremier Salvini. “Le élite europee contro le scelte dei popoli. Preparate gli scatoloni, il 26 maggio i cittadini finalmente manderanno a casa questa gente", ha concluso il leader della Lega.

lll

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