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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cani e gatti, stretta Ue sul commercio illegale e gli allevamenti

Il Parlamento europeo ha dato il prima via libera a un testo in cui si chiede di istituire un'anagrafe a livello comunitario degli animali domestici e maggiori sanzioni per allevatori e veterinari coinvolti nelle reti criminali 

Introdurre un sistema di identificazione e registrazione unico di cani e gatti a livello comunitario. E regole comuni sul benessere animale per tutti gli allevatori europei. Sono alcune delle proposte votate dalla commissione Ambiente del Parlamento Ue con l'obiettivo di contrastare il traffico di animali domestici in Europa, un fenomeno che ogni anno genera profitti da capogiro.  

Gli eurodeputati puntano il dito contro l'attuale sistema: “I passaporti per animali domestici sono spesso contraffatti, con l'aiuto di veterinari complici – si legge in una nota - Molto spesso gli animali allevati illegalmente non vengono adeguatamente vaccinati, portando a vari rischi zoonotici, tra cui la diffusione di parassiti e rabbia”. Già, perché il commercio illegale di cani e gatti “non solo ha conseguenze catastrofiche per il benessere degli animali, ma pone anche rischi per la salute pubblica”. Oltre che vere e proprie truffe ai danni dei consumatori. 

Per il Parlamento, serve un sistema di identificazione e registrazione, con un database unico che possa facilitare le operazioni di contrasto delle autorità locali a un fenomeno che è essenzialmente transnazionale. Uno dei problemi principali, infatti, è costituito dagli allevamenti in paesi europei dove non ci sono regole adeguate per proteggere il benessere di cani e gatti: in questo modo, grazie all'aiuto delle vendite online, tali animali sono immessi a prezzi ultraconcorrenziali nei mercati di altri Stati membri, dove invece le norme sono più stringenti. 
 
Per tali ragioni, i deputati chiedono alla Commissione europea regole comuni a tutti i paesi Ue per gli impianti di allevamento commerciale su larga scala e maggiori sanzioni contro gli operatori economici, i veterinari o i servizi pubblici nazionali, che forniscono passaporti falsi per animali da compagnia.

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