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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Brexit, la Germania apre al rinvio lungo ma Parigi frena: “Non a tutti i costi”

Theresa May impegnata in diversi incontri europei in vista del decisivo vertice di domani. La Commissione: “Vogliamo dare al Regno Unito tutte le chance per un divorzio ordinato”

L'Unione europea vuole dare al Regno Unito “tutte le ultime chance per riuscire” ad arrivare a un divorzio ordinato. Lo ha assicurato il capo negoziatore della Ue per la Brexit, Michel Barnier, che però ha precisato che al vertice di domani, in cui i Ventisette discuterannola richiesta di proroga dei tempi avanzata da Londra, “da Theresa May ci aspettiamo una timeline, di come intende andare avanti".

Il dialogo tra Tory e Labour

Barnier ha sottolineato che "l'elemento nuovo" portatore di "attesa e speranza", è il negoziato del governo conservatore con i Laburisti. L'Europa crede in questi negoziati che se andranno in porto potrebbero portare a una Brexit soft, con una forma di partecipazione all'Unione doganale, che risolverebbe il problema del confine in Irlanda del nord, e un affiancamento al mercato unico. Per questo gli Stati membri, con la Germania in testa, sembrano propensi a concedere quella che il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha definito una “flextension”, una estensione flessibile dei tempi.

Germania aperta a un rinvio fino al 2020

Per la cancelliera tedesca Angela Merkel sarebbe possibile un rinvio della Brexit fino alla fine del 2019 o all'inizio del 2020. Lo riferiscono media tedeschi citando i partecipanti ad una riunione del gruppo parlamentare della Cdu al Bundestag, dopo che Merkel ha ricevuto a Berlino proprio May, impegnata in alcuni colloqui in Europa in preparazione del Vertice di domani, tra cui quello con il presidente francese Emmanuel Macron. Merkel avrebbe però detto ai colleghi di partito che il risultato del vertice straordinario di Bruxelles domani non è ancora prevedibile. La cancelliera ha affermato che l'Ue vive un "momento storico" sottolineando l'importanza strategica del Regno Unito e quindi la necessità di trovare un accordo che porti a evitare il No Deal.

Parigi pone delle condizioni

Più prudente al momento la posizione di Parigi. La Francia "non è contraria" a un'estensione della Brexit, ma una proroga di un anno "sembra troppo lunga", ha detto una fonte dell'Eliseo. Parigi "non è contraria a costruire una nuova soluzione", diversa dal no deal, "ma entro certi limiti e non a tutti i costi", ha fatto sapere la presidenza francese prima dell'incontro con May. In cambio di un rinvio lungo, ha spiegato la stessa fonte, la partecipazione del Regno Unito alle decisioni che riguardano in futuro l'Unione europea sarebbe limitata e gli europei potrebbero chiedere una clausola di revisione periodica degli impegni politici presi da Londra.

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