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Lunedì, 18 Marzo 2024
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Blocco auto per chi ha bevuto troppo e sensori di sonnolenza: ecco i nuovi dispositivi di sicurezza obbligatori

Oltre 25mila persone muoiono ogni anno sulle strade europee. La Commissione Ue ha presentato un pacchetto di misure che punta a salvare fino a 10.500 vite con strumenti come l'assistenza al mantenimento della corsia e il rilevamento di ciclisti e pedoni

Le strade europee restano un luogo pericoloso, dove ancora troppe persone muoiono ogni anno. Nonostante il numero delle vittime si sia più che dimezzato dal 2001, 25.300 persone hanno perso la vita sulle strade dell'Ue nel 2017 e altre 135mila sono rimaste gravemente ferite. Per questo nell'ambito di un pacchetto per promuovere la mobilità sicura, pulita e connessa, la Commissione europea ha proposto di rendere obbligatorio sui nuovi veicoli l'installazione di dispositivi di sicurezza avanzati, come i sistemi di frenata di emergenza, di avviso di deviazione di corsia o di rilevamento di pedoni e ciclisti.

Obiettivo: 10.500 vittime in meno

Secondo la Commissione, queste misure potrebbero contribuire a salvare fino a 10.500 vite e evitare 60mila feriti gravi nel periodo 2020-2030, avvicinando l'Ue all'obiettivo di lungo termine di azzerare il numero di vittime e lesioni gravi entro il 2050. "Il 90% degli incidenti stradali sono dovuti a errori umani. Le nuove caratteristiche di sicurezza obbligatorie che proponiamo oggi ridurranno il numero di incidenti e aprire la strada a un futuro con una guida senza conducente connessa e automatizzata”, ha dichiarato la commissaria al Mercato interno, Elżbieta Bieńkowska.

Ecco i nuovi dispositivi

La Commissione vuole che su tutti i veicoli vengano installati: dispositivi avanzati per frenate d'emergenza, sistemi di alcohol interlock che impediscono l'accensione del veicolo se il conducente ha bevuto troppo, rilevatori di sonnolenza e livello di attenzione, un segnale di arresto di emergenza, e poi anche cinture di sicurezza più moderne, un sistema di protezione frontale e dispositivi di assistenza alla velocità e al mantenimento della corsia. E ancora: sistemi di protezione dagli urti laterali per gli occupanti, telecamere per la retromarcia o sistemi di rilevamento di oggetti, un sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici, uno di rilevamento della presenza di pedoni, ciclisti ai lati del veicolo e infine nuovi requisiti per migliorare la visibilità dei conducenti.

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Pedoni e ciclisti

"Sfortunatamente la maggior parte degli incidenti mortali si verificano quando i veicoli investono pedoni o ciclisti. I nuovi sistemi obbligatori per l'individuazione degli utenti della strada vicino alle auto e i requisiti di progettazione per una migliore visione dei conducenti si spera possano contribuire a salvare vite umane”, ha affermato Ismail Ertug, responsabile dei Trasporti per il gruppo socialista del Parlamento europeo.

"Le automobili automatiche non sono più una visione futuristica. I primi modelli sono già in circolazione e potrebbero essere in circolazione entro il 2030”, ha aggiunto l'eurodeputato che ha detto di “apprezzare molto la strategia della Commissione che consentirà un mercato di massa per questa tecnologia in quanto le automobili autonome possono contribuire a ridurre l'inquinamento, il traffico e migliorare la sicurezza stradale".

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