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Sabato, 27 Aprile 2024
Ancora un omicidio-suicidio / Spagna

Due bimbe trovate morte: "Il padre potrebbe averle avvelenate prima di uccidersi"

È stata la madre delle bambine, una 23enne, a lanciare l'allarme alla polizia dopo il ritrovamento dei corpi

Dramma nel comune di Alboloduy, nei pressi della città andalusa di Almería (Spagna), dove due bambine di appena 4 e 2 anni sono state trovate senza vita nella serata di domenica 17 marzo. Insieme alle due bimbe è stato trovato morto anche il padre, un 35 enne che da due anni aveva un ordine restrittivo attivo nei confronti dell'ex compagna e madre delle piccole vittime. La donna era stata inserita nel Sistema di monitoraggio globale dei casi di violenza di genere (VioGén) da due anni, come confermato dal Ministero dell'Interno a El Paìs.

L'ipotesi dell'omicidio-suicidio

Nonostante l'indagine sia appena partita, l'ipotesi più avvalorata dagli investigatori è quella secondo cui potrebbe essere stato proprio il padre ad uccidere le due bambine avvelenandole, per poi togliersi la vita. 

È stata la madre delle bambine, una 23enne, a lanciare l'allarme alla polizia, dopo il ritrovamento dei corpi. Secondo fonti vicine alle indagini citate da El Mundo, la stessa donna avrebbe detto agli agenti che l'ex compagno aveva avvelenato le ragazze e si era suicidato.

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La sindaca di Gérgal (Almería), Antonia Contreras, ha spiegato che si tratta di una famiglia di origini rumene residente in una casa vicino alla stazione ferroviaria del comune. La madre delle bambine si era separata dal 35enne a causa dei maltrattamenti subiti ed era andata a vivere a Las Alcubillas, un distretto diviso tra il comune di Gérgal e quello di Alboloduy. In quest'ultima località risiedeva la 23enne insieme alle due bambine. Presumibilmente il padre si sarebbe recato appositamente nell'abitazione per porre fine alla vita delle sue figlie. ll regime di visita stabilito da una sentenza del tribunale del marzo 2023, prevedeva infatti che il padre potesse vedere le bambine il sabato e la domenica di ogni settimana. tra le 12:00 e le 18:00.

La donna, riporta ancora El Mundo, nonostante le violenze subite e nonostante avesse raccontato di essere stata picchiata anche mentre era incinta, avrebbe chiesto più volte in passato di ritirare le misure restrittive nei confronti dell'ex compagno. Tuttavia, il tribunale aveva proseguito con il caso su richiesta dell'ufficio del procuratore. 

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