rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Auto usate, arriva l'algoritmo per evitare i bidoni: "L'Ue lo adotti"

Un progetto del Politecnico di Torino permette di calcolare la vita residua del veicolo e il suo stato di 'salute'

Utilizzare parametri oggettivi come le distanze percorse e l’età del mezzo, ma anche dati sullo stile di guida e sulle variabili che vanno a incidere nell’aspettativa di “vita” di un autoveicolo. È quanto hanno pensato di fare i ricercatori del Politecnico di Torino, che hanno messo insieme un algoritmo che permette di calcolare la percentuale di vita residua di un veicolo usato.  E che adesso chiedano all'Unione europea di adattarlo per combattere truffe e "bidoni" sul mercato comunitario.

In un Paese come l’Italia, dove nel 2017 ogni 100 auto nuove sono state acquistate 146 auto di seconda mano, è importante sia per i consumatori che per i rivenditori di veicoli usati capire la durata residua di questi ultimi. Come fanno notare le aziende del settore, con l’articolo 129 del Codice italiano del Consumo è stato introdotto il concetto di “ragionevole aspettativa” nei confronti del veicolo acquistato. Senza però definire un parametro in grado di oggettivare tale aspettativa, lamentano i rivenditori di auto, i quali sono stati travolti dai contenziosi degli acquirenti.

Nel corso di un incontro al Parlamento europeo tra i rappresentanti dell’Airvo (Associazione italiana rivenditori veicoli d’occasione) e gli eurodeputati italiani popolari e conservatori, il segretario generale dell’associazione di categoria ha chiesto ai legislatori “di definire uno standard europeo per calcolare la vita residua del veicolo, al fine di prevenire i contenziosi”. “La questione - continua Gravina - non può essere affidata al giudizio soggettivo, serve un metodo scientifico per certificare le informazioni che vengono fornite nel contratto di compravendita”.  Per limitare i contenziosi ai soli casi di truffe e “bidoni” effettivamente tirati ai danni dei consumatori, durante l’incontro è stato presentato un sistema di misurazione basato su un algoritmo frutto della ricerca condotta dal professor Luca Mastrogiacomo del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino. 

Tale algoritmo “ci consente non solo di calcolare la durata residua di un veicolo usato al momento del suo acquisto”, ha spiegato il professore, “ma in prospettiva anche di trasformarlo in un dispositivo che, installato sulla vettura e collegato a un’app, fornisce in tempo reale all’utilizzatore lo stato di usura, componente per componente, e di prevederne eventuali guasti consentendo di pianificare e ottimizzare la sua manutenzione”. L’algoritmo sviluppato da Mastrogiacomo potrebbe quindi risolvere uno dei problemi fondamentali del comparto delle auto usate, ma anche fornire informazioni importanti ai conducenti sullo stato di “salute” del motore e delle componenti principali del veicolo. L’iniziativa di ricerca, nata su impulso dell’azienda italiana di Mo.Vi, potrebbe rivelarsi molto preziosa qualora, a livello europeo, si decidesse di andare verso una normativa che prenda in considerazione parametri oggettivi per la compravendita di auto di seconda mano.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Auto usate, arriva l'algoritmo per evitare i bidoni: "L'Ue lo adotti"

Today è in caricamento