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Giovedì, 28 Marzo 2024
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App anti-Covid, accordo Ue per fare in modo che funzionino in tutta Europa

Gli Stati hanno adottato un documento di specifiche tecniche per assicurare l'interoperabilità dei programmi per smartphone anche quando si viaggia oltre confine

Gli Stati membri dell'Unione europea hanno concordato una serie di specifiche tecniche per assicurare l'interoperabilità tra app nazionali di tracciamento dei contatti sulla base di un'architettura decentralizzata. Lo ha annunciato la Commissione europea, che ha contribuito alla stesura del documento. L'accordo riguarda la vasta maggioranza delle app di tracciamento decentralizzate già lanciate, come l’italiana Immuni, o ancora in fase di sviluppo nell'Ue. L’obiettivo del documento è scongiurare il rischio che i programmi per smartphone sviluppati dai 27 Stati membri diventino inutili una volta passato il confine nazionale, rendendo necessario per gli utenti scaricare le app di tracciamento Covid-19 degli altri Stati membri.

Lo scambio di dati tra diverse app 

La app del proprio Paese di residenza - una volta applicate le linee guida pubblicate ieri - dovrebbe funzionare senza interruzioni quando gli utenti viaggiano in altri Stati membri dell’Ue. Ma saranno ancora necessari una serie di test oltre all’installazione di un gateway service - ossia un'interfaccia per la ricezione e la trasmissione delle informazioni pertinenti inviate dalle app di tracciamento dei contatti e dai server nazionali - che la Commissione europea si è offerta di mettere a disposizione degli Stati membri per permettere la trasmissione dei dati. Per il momento il sistema funzionerà solo per le app decentralizzate e non per quelle centralizzate (tra cui "Stop Covid" in Francia). 

La stagione turistica alle porte

I dati sulla prossimità degli utenti, scambiati attraverso Bluetooth, saranno criptati per impedire l'identificazione di una singola persona. Inoltre, non sarà usato alcun sistema di geolocalizzazione. “Nel momento in cui ci avviciniamo alla stagione turistica, è importante assicurare che gli europei possano usare l'app del loro stesso Paese dovunque viaggino nell’Ue”, ha spiegato il commissario al Mercato Interno, Thierry Breton.

Due famiglie di app

“Le app di tracciamento dei contatti - aggiunge - possono essere utili per limitare la diffusione del coronavirus, in particolare come parte delle strategie nazionale per revocare le misure di confinamento”. Al momento i paesi che hanno lanciato app decentralizzate sono Austria, Repubblica Ceca, Italia, Lettonia, Germania e Polonia. La Commissione ieri ha fatto sapere che gli Stati membri che intendono lanciare app decentralizzate nelle prossime settimane sono Estonia, Irlanda, Finlandia, Olanda, Lituania, Malta, Cipro, Croazia, Portogallo, Spagna e Danimarca. I Paesi che hanno scelto app centralizzate, invece, sono Francia e Ungheria. Per contro, Bulgaria, Grecia e Romania non hanno ancora deciso quale tipo di architettura sceglieranno tra decentralizzata e centralizzata. Infine, Slovacchia, Belgio, Lussemburgo, Svezia e Slovenia hanno App Covid, ma non che non prevedono almeno per ora il tracciamento dei contatti.

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