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Sabato, 27 Aprile 2024
Lo stop / Svezia

L'accesso della Svezia alla Nato ancora congelato (per colpa dell'Ungheria)

Dopo l'ok della Turchia manca solo l'ok di Budapest, ma i membri del partito di Orban hanno disertato la seduta in cui si sarebbe dovuto dare il via libera

Dopo quasi due anni dalla richiesta di adesione, l'accesso della Svezia alla Nato è ancora congelato. Per colpa dell'Ungheria. Ieri al Parlamento di Budapest, riunito in sessione straordinaria, è venuto a mancare il quorum necessario per il via libera, a causa del boicottaggio dei deputati della coalizione di maggioranza guidata dal partito del premier Viktor Orban, Fidesz. Erano presenti solo i deputati dell'opposizione, 51 su 199 deputati. La prossima occasione sarà il 26 febbraio, quando l'Assemblea si riunirà nuovamente dopo la pausa invernale.

La pazienza per l'ostruzionismo di Orban si sta esaurendo nella Nato a quasi due anni dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. La ratifica della Turchia, avvenuta il mese scorso, ha lasciato l'Ungheria come unico membro dell'Alleanza atlantica che deve ancora approvare formalmente la candidatura di Stoccolma. L'ambasciatore degli Stati Uniti in Ungheria, David Pressman, era tra le personalità straniere che hanno partecipato alla sessione parlamentare ieri, a dimostrazione della pressione esercitata sull'Ungheria affinché ceda sulla questione. I deputati del partito di governo minacciano di ritardare la ratifica fino a quando il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, non visiterà Budapest. Secondo loro, la visita è necessaria per riparare alle presunte critiche sull'arretramento democratico della nazione.

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