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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Nord Europa si scopre mega evasore fiscale: Deutsche Bank e Cum/ex, gli scandali che scuotono l'Ue

L'istituto tedesco accusato di aver favorito la fuga all'estero di capitali di ricchi clienti. Nel giorno in cui il Parlamento Ue chiede un'inchiesta per vederci chiaro sui trucchetti di una serie di grandi banche che avrebbero permesso di eludere al fisco 55 miliardi di euro

L'Europa è scossa dagli scandali finanziari e questa volta non arrivano dagli 'indisciplinati' Paesi mediterranei, ma dallo Stato che più di tutti rappresenta rigore e austerità: la Germania. Stamattina ci sono state perquisizioni nella sede di Francoforte della Deutsche Bank per sospetto riciclaggio di denaro. L'accusa sospetta che la prima banca tedesca abbia "aiutato i clienti a creare società in paradisi fiscali" per riciclare denaro.

Scandalo legato ai Panama papers

L'inchiesta è legata a quanto emerso dai cosiddetti "Panama Papers" e coinvolge al momento circa 170 tra magistrati e agenti di polizia. Le perquisizioni, che hanno avuto luogo nelle sedi di Francoforte, Eschborn e Gross-Umstadt, hanno portato al sequestro di 'numerosi documenti sia cartacei che elettronici'. “La polizia sta indagando in alcune sedi delle banca in relazione ai Panama Papers”, ha confermato Deutsche Bank, assicurato “piena cooperazione”. Le indagini, ha spiegato la Procura, puntano a due dipendenti di 46 e 50 anni, i cui nomi e ruoli non sono stati comunicati, “oltre a un certo numero di responsabili aziendali non identificati”, tutti sospettati di riciclaggio. Gli inquirenti contestano agli indagati di “non avere segnalato i sospetti di riciclaggio nei confronti delle società offshore responsabili di frode fiscale” prima dell'emersione nell'aprile 2016 dello scandalo Panama Papers, pur avendo a disposizione “elementi sufficienti fin dall'inizio del rapporto tra la banca e questi clienti”. Nel corso del solo 2016, in particolare, una filiale di Deutsche Bank nelle Isole Vergini britanniche a preso in carico “più di 900 clienti con un volume d'affari di 311 milioni di euro”.

Il M5S: "Ombre inquietanti"

Questa operazione “getta inquietanti ombre sull’operato di Deutsche bank che è uno dei principali Istituti bancari europei per capitalizzazione” e questo scandalo “dimostra ancora una volta l’urgenza di misure forti contro l’evasione fiscale internazionale ed europea”, afferma una nota della delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.

Lo scandalo Cum/Ex

Il mese scorso era scoppiato un altro scandalo, il ‘cum-ex’, una frode con cui sarebbero stati sottratti al Fisco di molti Paesi europei oltre 55 miliardi in 15 anni, e nel mirino sono finiti diversi istituti finanziari: Santander, Barclays, Goldman Sachs, Bank of America, Macquarie Group, Bnp Paribas, Société Générale, Crédit Agricole e HypoVereinsbank del gruppo Unicredit. Secondo le accuse gli istituti avrebbero venduto e comprato azioni con (cum) e senza (ex) dividendo a ridosso delle date di stacco delle cedole, in modo da ottenere benefici fiscali. Su questo scandalo il Parlamento europeo ha lanciato oggi un'inchiesta europea per fare chiarezza.

L'inchiesta del Parlamento Ue

“L'impunità degli evasori dei colletti bianchi deve cessare. 55 miliardi di euro sono stati rubati dai fondi pubblici tramite un piano sofisticato per la vendita e la rivendita di titoli finanziari, con la complicità delle principali banche francesi. I responsabili devono essere consegnati alla giustizia. La Francia deve avviare un'indagine per perseguire i responsabili e i loro complici. Il silenzio e l'inerzia degli Stati membri sono scioccanti”, ha dichiarato la verde Eva Joly, vicepresidente della commissione d'inchiesta sulle frodi fiscali. “Se i governi degli Stati membri non hanno il coraggio, spetta all'Unione europea difendere le grandi banche per difendere l'interesse generale e le nostre finanze pubbliche”, ha concluso l'eurodeputata.

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