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Giovedì, 28 Marzo 2024
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L’Austria riapre ma solo l'1% della popolazione è stato contagiato: rischio ritorno del Covid

Numeri confortanti hanno convinto Vienna a entrare nella fase 2. Ma gli esperti mettono in  guardia il Governo sui pericoli sanitari di una decisione che potrebbe essere avventata in mancanza di vaccini

Meno dell'1% della popolazione austriaca risulta “gravemente infetto” dal coronavirus. È quanto afferma una nuova ricerca su un campione rappresentativo di oltre 1.500 persone. Lo studio, commissionato dal Governo, è stato condotto dall’istituto Sora, noto nel Paese per le proiezioni dei risultati elettorali, in collaborazione con la Croce Rossa e l'Università di Vienna. Si tratta d numeri confortanti, da un punto di vista, ma che dall'altro sono purtroppo un campanello d'allarme. Questi numeri numeri potrebbero far tornare l’esecutivo guidato da Sebastian Kurz indietro sulla decisione di riaprire parzialmente le attività commerciali e uscire gradualmente dalla quarantena. Questo perché, come ormai confermato da più parti, senza una sorta di immunità di gregge purtroppo il rischio di un ritorno dell'epidemia è alto.

Il metodo di conteggio

E la bassa percentuale di persone contagiate dimostrerebbe che la presunta “immunità di gregge” è ben lungi dall’essere raggiunta nel Paese che - per primo nell’Ue - ha dichiarato di voler uscire dalla quarantena. IN realtà i numeri potrebbero essere molto differenti in quanto lo studio ha permesso di stimare il numero di infezioni acute da coronavirus tra i pazienti non ospedalizzati, ma la ricerca non tiene conto dei casi asintomatici, i più difficili da rilevare. Le percentuali potrebbero quindi essere molto più alte.

La nuova ondata di contagi

Questo studio ha messo in allarme il Governo su una possibile seconda impennata di contagi in caso di riapertura di negozi, scuole e uffici pubblici. Il ministro dell’Istruzione e della ricerca, Heinz Fassmann, ha dichiarato: “Dobbiamo monitorare l’eventuale seconda ondata e se inizia a salire di nuovo il numero di persone infette". "Siamo ancora in una situazione molto, molto delicata”, ha precisato il ministro, mostrando più prudenza rispetto alle dichiarazioni degli ultimi giorni dei suoi colleghi di Governo.

Gli asintomatici

La questione della percentuale di infezioni asintomatiche nella popolazione rimane fortemente contestata, con un rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità a febbraio che ha suggerito che i casi veramente asintomatici erano relativamente rari. Tuttavia, un altro piccolo studio cinese, riportato sul British Medical Journal all'inizio di questo mese, ha ipotizzato che fino a un quarto di tutte le infezioni potrebbero essere senza sintomi.

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