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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente

Accordo al Consiglio Ue sulle riduzioni delle emissioni in trasporti, agricoltura e deforestazione

La presidenza di turno estone: “È un buon giorno per il clima”. Iniziano ora le trattative con Parlamento e Commissione

Gli Stati membri dell'Unione europea hanno trovato un accordo sugli obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni nei settori dell'agricoltura, dei trasporti e dello sfruttamento delle foreste, per il periodo 2021-2030. Il Consiglio Ue "Ambiente" ha approvato la sua posizione riguardante il regolamento sulla condivisione degli sforzi che stabilisce obiettivi annuali vincolanti in materia di emissioni per ciascuno Stato membro.

I settori di applicazione

Secondo Bruxelles tali obiettivi ridurranno ulteriormente le emissioni di gas a effetto serra nei settori che non rientrano nel campo di applicazione del sistema di scambio di quote di emissione (Ets). Tali settori comprendono l'edilizia, l'agricoltura (emissioni diverse dal CO2), la gestione dei rifiuti, i trasporti (tranne i trasporti aerei e marittimi) e l'industria (ad esempio i processi industriali, l'approvvigionamento energetico e l'uso dei prodotti). Nei calcoli del Consiglio tale normativa consentirà all'Ue di avvicinarsi alla realizzazione del suo obiettivo generale di ridurre le emissioni di almeno il 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, e la aiuterà così a onorare gli impegni assunti in virtù dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Nello specifico i settori non Ets contribuiranno particolarmente a una riduzione delle emissioni del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005.

Un buon giorno per il clima

“I nostri edifici, i mezzi di trasporto che prendiamo ogni mattina e i rifiuti che produciamo hanno un impatto reale sull'ambiente. Il 60% delle emissioni dell'Ue proviene da tali settori. È indispensabile agire”, ha esortato Siim Kiisler, ministre dell'Estonia, Paese con la presidenza di turno dell'Ue, secondo cui “è un buon giorno per il clima”.

Anche se non si tratta della decisione finale, che andrà negoziata con Europarlamento e Commissione, la soddisfazione del presidente di turno del Consiglio viene dal fatto che la sintesi tra Paesi è stata particolarmente difficile, e dall'accordo restano fuori solo Croazia, Polonia e Finlandia. Per l'Italia il target è il 33%. L'equilibrio è stato trovato assicurando una riserva di sicurezza cui attingere a paesi, come l'Italia, che hanno raggiunto in anticipo gli obiettivi di riduzione 2020, e un meccanismo di compensazione per i paesi che potrebbero avere difficoltà a equilibrare le emissioni da sfruttamento delle foreste e assorbimento delle emissioni delle stesse. Entrambi i meccanismi sono attivabili a determinate condizioni che, secondo quanto affermato dal commissario Ue al clima Miguel Arias Canete, sono garanzia della "integrità ambientale" della proposta.

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