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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente

Più rapida e con più mezzi: nasce RescEU, la protezione civile europea

Duecento morti nel 2017 in Europa per i disastri naturali, per combattere con più forza incendi, terremoti e inondazioni il Parlamento Ue propone una serie di iniziative per potenziare gli strumenti di intervento comunitari

Più rapida e con più amplie mansioni di soccorso, con questo profilo nasce la nuova protezione civile europea. Il Parlamento Ue ha approvato oggi la batteria di proposte di miglioramento del corpo Ue di intervento per le calamità, un testo firmato dall'eurodeputata di Forza Italia-Ppe Elisabetta Gardini ed approvato con 312 voti a favore, 75 contrari e 155 sì.

Risposta alle calamità

L'obiettivo è quello di migliorare la risposta a incendi boschivi, tempeste e inondazioni, aiutando gli Stati membri a reagire più rapidamente e più efficacemente alle catastrofi naturali e a quelle dolose, condividendo in modo più efficiente i mezzi della protezione civile. Il disegno di legge prevede la costituzione di una riserva "RescEU" di mezzi, quali aerei antincendio forestali, pompe ad alta capacità, ospedali da campo e squadre mediche di emergenza, da utilizzare in tutti i tipi di emergenza.

"RescEU", si legge nel testo approvato, sarebbe in grado di comprare o affittare attrezzature proprie, in aggiunta a quelle degli Stati membri. Fornirebbe sollievo laddove i Paesi UE non siano in grado di farlo, ma non deve essere utilizzato per sostituire le loro capacità e responsabilità.

I deputati propongono inoltre di istituire l'equivalente di un programma Erasmus per promuovere la cooperazione tra il personale della protezione civile.

Gardini: "Dire basta alle tragedie"

"Dobbiamo dire davvero basta a tragedie come quelle che abbiamo visto nello scorso anno in Portogallo, dove 100 persone hanno perso la vita” ha dichiarato la relatrice Elisabetta Gardini, "perché abbiamo dovuto riconoscere che, quando diversi Stati membri si trovano ad affrontare nello stesso momento un'emergenza, la solidarietà tra Paesi che esiste adesso non basta. La capacità collettiva dell'Unione europea si è trovata a dover rispondere a 17 richieste contemporanee di aiuto, potendo rispondere soltanto a dieci e in alcuni casi anche con ritardi. Adesso, grazie a RescUE, al lavoro fatto tutti insieme, potremo evitare che situazioni come queste si ripetano". 

“Attraverso il rinnovato meccanismo di protezione civile europea, stiamo rispondendo alla richiesta dei nostri cittadini di più solidarietà con il massimo dell’efficienza e il minimo di burocrazia. Non solo in teoria, ma in pratica”, conclude Gardini.

Catastrofi in aumento

Nel 2017 oltre 200 persone hanno perso la vita in Europa a causa di catastrofi naturali. I recenti cicloni tropicali hanno colpito gravemente le regioni più periferiche dell'UE e i territori d'oltremare dei Caraibi. In particolare, il 2017 è stato caratterizzato da una serie disastrosa di incendi boschivi. Oltre un milione di ettari di foresta sono stati distrutti (quasi tre volte la media quinquennale dell'UE), metà dei quali solo in Portogallo.

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